Bresciaoggi – 27 marzo 2009
Calorosissimi applausi per Laura Curino e Natalino Balasso
Navigando nei drammi alla riscoperta di sé
di F.D.I

Teatro Sociale.
C’è un paradosso narrativo a tenere insieme le tre “storie d’acqua” di “Viaggiatori di pianura”, lo spettacolo di Gabriele Vacis e Natalino Balasso che è andato in scena con grande successo al Sociale per la rassegna “Altri Percorsi”. Un paradosso che fa sì che nello scompartimento di un treno, lanciato a supervelocità attraverso la pianura padana, si incontrino tre persone, diversissime per età e provenienza, ma legate da filo comune. Tutte e tre sono infatti scampate a catastrofi naturali, in particolare, a catastrofi d’acqua: alluvioni, uragano, tsunami. Ma le loro storie hanno anche il valore di parabole utili a rappresentare, su un piano individuale, le teorie economiche ultraliberiste di Milton Friedman (quelle che Naomi Klein ha contestato nel suo “Shock economy”): le catastrofi naturali non sono altro che opportunità per realizzare politiche economiche altrimenti impossibili.
I viaggiatori di Vacis e Balasso sono Regina, una simpatica signora settantenne che si è sposata il 18 novembre 1951 proprio quando il Po ha rotto gli argini e sommerso d’acqua il Polesine, Cedric Lafontaine, un chitarrista bianco di New Orleans di lontane origini venete sopravvissuto all’uragano Katrina galleggiando aggrappato ad un contrabbasso, e l’animatore di un villaggio turistico di Phi Phi Island che nello tsunami ha perso la ricca cicciona con la quale avrebbe voluto sposarsi per sistemarsi per tutta la vita. Con loro c’è anche una studentessa di economia (padre italiano e madre cinese) che ha il compito di spiegare la perversa dottrina di Friedman.
Ciascuno di loro è stato, in qualche modo, positivamente cambiato dalla catastrofe: Regina ha scoperto a Padova una vita ben diversa da quella del suo paese, Cedric si è ritrovato ricco e padrone di un locale tutto suo, il giovanotto, scavando nel fango, non si è sentito mai così autentico e vero.
“Viaggiatori di pianura” è uno spettacolo divertente, pieno di ironia, scritto con vivacità e intelligenza, che ha la sua forza nella presenza in scena di Laura Curino e Natalino Balasso, straordinari nel disegnare lei l’ingenuo stupore di Regina e lui le spacconate di un Cedric un po’ John Belushi e un po’ profondo Polesine. Bravi anche i due giovani Cristian Burruano e Liyu Jin. La regia di Gabriele Vacis asseconda la narrazione e la arricchisce con suggestive immagini video. Applausi calorosissimi alla fine.