di a.f. (Corriere delle Alpi * 12 gennaio 2018)

BELLUNO – La storia è quella di una pillola miracolosa, che consente a chi la assume di non dormire per intere nottate. Ma, lo dice lo stesso Natalino Balasso interpretando sé stesso nella parte finale dello spettacolo: non si può cancellare l’alternanza sonno-veglia. Non si può togliere tempo e spazio ai sogni. E così che “Delusionist”, l’ultimo lavoro del comico veneto e di Marta Dalla Via, si riempie di significati. Di critiche, più o meno esplicite, alle leggi del mercato globale, che impongono livelli di produttività sempre più elevati, tanto che perfino dormire è considerata una perdita di tempo.
La pillola inventata da Vito Cosmaj (protagonista dello spettacolo) intercetta dunque quel bisogno dell’uomo di fare sempre di più. Un’aspettativa che però viene delusa, perché non è possibile sostenere un simile stile di vita: ecco allora il nome dato alla pillola, “delusionist”, nato da un equivoco (la mancata conoscenza dell’inglese di Cosmaj) ma alla fine nome omen del farmaco.
Lo spettacolo scivola via fra riflessioni e risate, perché non mancano battute e momenti esilaranti, apprezzati dal pubblico che ha affollato il teatro comunale mercoledì sera. A portare nel capoluogo il lavoro di Balasso e Dalla Via è stata Scoppio Spettacoli.