La polemica su un musicista fermato in Romagna a cui è stata contestata l’assenza di necessità dello spostamento per esigenze lavorative “in quanto” era un musicista, mi sembra abbisogni di qualche puntualizzazione. Il musicista doveva recuperare degli strumenti e, siccome i carabinieri non gli credevano, ha mostrato loro video di concerti e un articolo che comprovava la sua partecipazione a Italia got’s talent.

Amici, state attenti a non farvi degli autogol.

Può essere che i carabinieri abbiano effettivamente detto che quello del musicista non sia un lavoro, cosa che non credo sia avvenuta in questi esatti termini, ma dobbiamo puntualizzare che:

  • Il fatto che mostri un video in cui suoni in un concerto, non certifica automaticamente che lo fai per lavoro, ad esempio: l’esibizione di un contratto sarebbe più opportuna.
  • Il fatto che hai partecipato a un cazzo di talent televisivo non fa di te un professionista, può darsi che tu lo sia, ma questo, ecco, non significa proprio nulla.
  • La dicitura “comprovate esigenze lavorative” visto che viviamo in un paese di truffaldini furbetti, significa che non basta che le esigenze lavorative ci siano, bisogna che siano comprovate. Il che non significa dire che il tuo non sia un mestiere, significa che non lo stai provando in maniera propria. Ad esempio, il musicista ha detto che gli strumenti che andava a prendere gli servivano a fare delle dirette in streaming, ecco, avrebbe dovuto mostrare un documento in cui gli veniva richiesta l’esibizione, un documento che dimostrasse che quella esibizione è un’attività professionale.
  • Repubblica avrebbe fatto bene ad ascoltare anche i carabinieri e non solo la versione del musicista.
  • Se poi fate i musicisti senza contratto e suonate in nero nei locali, potete essere anche Jimi Hendrix ma no, non potete dimostrare che la vostra sia una professione. Anche se mio cugino mi fa la dichiarazione dei redditi, anche se riesce a farsi pagare per questo, deve dimostrare di essere un commercialista se vuole che la sua sia considerata una professione, perché a un musicista deve bastare che suoni per essere considerato professionista?

Fatte queste precisazioni bisogna dire una cosa importante: per un musicista l’esercizio fa parte del mestiere, non si può pensare che la sua attività si esaurisca nel momento in cui si esibisce, per mantenere le sue capacità si deve esercitare e questo esercizio è un diritto che tutti i musicisti dovrebbero vedere rispettato. Questo varrebbe per chiunque abbia bisogno di esercizio quotidiano, come i danzatori, gli attori, gli sportivi, eccetera.

Trovare un modo per organizzare questo è la sfida di oggi e non si può più pensare alle autocertificazioni come unico strumento. Non si può pensare di chiedere alla gente di affrontare un disagio se non si organizza la vita nel disagio.