di Sara Polotti (Giornale di Brescia * 19/02/2019)

“Chi dorme è il sovversivo”: non compra, non si lascia ingannare dalle pubblicità, non spende, non consuma. Non si uniforma. Non si fa intrappolare dalla carta moschicida della società dei consumi. Il messaggio di “Delusionist” è forte e limpido, solo che arriva tra una risata e l’altra, mascherato da commedia leggera. La tournée iniziata due anni fa si è conclusa domenica sera a Sarezzo: Marta Dalla Via e Natalino Balasso hanno vestito per l’ultima volta i panni di Vito Cosmaj e Gioia Maina, l’industriale farmaceutico e la sua segretaria che mettendo sul mercato il nuovo “coadiuvante dello stato di veglia” (un “integratore” che permette di non dormire più) si trovano a dover pubblicizzare il prodotto. Il risultato è una serie di gag con accento veneto spassoso e a tratti geniali, che tuttavia depositano un po’ di amaro nel pubblico.
Balasso e Dalla Via (che ad un certo punto interpretano proprio l’attrice teatrale Marta Dalla Via e il comico Natalino Balasso) smascherano le sottigliezze sporche del “naming”, del “branding”, del “marketing”, del “brain storming” , dello “story telling” e di tutti gli “-ing” del mercato capitalistico, che mette al centro il consumatore solo per aggirarlo.
Si, perché ad un certo punto per vendere il prodotto è necessario inventare una malattia, convincendo il fruitore di esserne affetto, come se i nostri bisogni fossero dettati da un Grande Fratello subdolo e spietato. Si parla di molte cose, in “Delusionist”: della meritocrazia, del consumismo, dei social network, dell’arte e di come questa, alla fine, si pieghi ai dettami dell’economia tanto quanto un prodotto da supermercato. La riflessione è quindi ampia e le domande che i due attori lanciano sono molte. Quand’è che possiamo essere noi stessi? Anzi: possiamo, qualche volta, essere noi stessi? O siamo come due ratti da laboratorio con pelliccia e collare elisabettiano, che si lanciano pastiglie come noccioline, senza chiedersi delle conseguenze di ciò che ci viene imboccato dall’esterno?